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Perchè va tanto di moda il K-Pop?

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Sicuramente avrai già sentito parlare del fenomeno che ha rivoluzionato l’industria musicale. Certo, parliamo proprio del K-Pop! Questo altro non è che l’abbreviazione del Pop Coreano, dall’inglese Korean Pop. E cos’ha di così straordinario questo genere musicale?

È come il pop che tutti conosciamo, ma con un mix di cultura coreana che fa impazzire tutta Italia (e non solo!). Melodie orecchiabili, videoclip tutti da copiare e un’attenzione particolare al lusso, questi gli ingredienti per un cocktail musicale di tutto rispetto. Certo vi ricorderete PSY e il suo Gangnam Style, tormentone indiscusso del 2012, ma il K-Pop è molto altro!

Vediamo un po’ le origini del K-Pop. I primi pezzi definiti K-Pop son del 1953, quando dopo la Guerra Fredda la Corea del Nord e la Corea del Sud si separarono e lasciarono il paese diviso in due. È in questo momento che la Corea del Sud inizia ad assorbire aspetti della cultura americana e diversi generi di musica occidentale come il pop e il rock&roll. Arrivano gli anni ’90 e mentre in Italia l’electro dance la fa da padrone, sbarca il K-Pop di Seo Tai-ji & Boys.

Oggi il K-Pop comprende riferimenti muscali a generi molto diversi da loro: dal soul al trap, dall’hip-hop al funk, dall’elettronica all’R&B.

Ecco le caratteristiche del K-Pop

Di seguito ti spieghiamo quali sono le caratteristiche del K-Pop, e di conseguenza le differenze con il J-Pop. Se siete rimasti colpiti dal vedere le Blackpink al Coachella 2019, allora dovete proprio scoprire quali sono i tratti distintivi che rendono il K-Pop così unico!

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L’industria del K-Pop

Le band di K-Pop non si formano come le classiche boyband che conosciamo. In Corea del Sud, chi sogna di diventare un idolo inzia un percorso di selezioni e casting continui. I fortunati vincitori si uniranno in gruppi formati totalmente dai cantanti selezionati. Un po’ come nei talent nostrani quando voci singole vengono raggruppate in Band per valorizzarne le voci.

Idoli: chi sono

Gli idoli sono le star del genere K-Pop che si allenano per anni e anni con il fine di trionfare nel mondo della musica. Diventare un idolo non è proprio un percorso rose e fiori: alcuni devono sottoporsi a numerosi cambi estetici per riuscire a far parte del gruppo. Sono considerati esempi da seguire, soprattutto dai giovani. Per questo motivo stanno molto attenti ai comportamenti che seguono, soprattutto dinnanzi ai tanti fan.

Vi ricordate i Backstreet Boys dei tempi nostri? Ecco, i ragazzi del k-pop si propongono sempre come gentili, delicati, dolci e profondi. Ma non esistono solo band maschili, anzi, il ruolo delle ragazze nel K-Pop è molto interessante. Per nulla innocenti e indifese, i gruppi formati da ragazze, come le famosissime Blackpink hanno un’immagine da “badass”.

Tutta questione di estetica

La bellezza è uno dei fattori più importanti per le star del K-Pop. Se notate, hanno tutti tratti molto simili: abiti colorati, capelli stile manga, e una pelle bella e luminosa. Giovani, gentili, bellissimi e sempre a modo, questi i tratti di tutti i cantanti del Korean Pop.

Un’ossessione che lascia un po’ perplessi noi occidentali è “la doppia palpebra”: molti orientali infatti si sentono in difetto per questo canone estetico mancante.

Videoclip

I videoclip sono uno dei punti chiave della strategia musicale dei gruppi K-Pop. Non hanno nulla a che invidiare ai video di Hollywood per produzione, scenari, piani e coreografie. Anche se alcuni sono shoccanti e incomprensibili, l’importante è che facciano ballare le orde di fan che li idolatrano.

Le canzoni K-Pop

A differenza dei successi nostrani che si mantengono per tempi relativamenti lunghi nelle classifiche, le canzoni di K-Pop sono un po’ delle meteore. Le canzoni si promuovono un paio di mesi e se ne lancia subito un’altra che la sostituisca.

Pressione sociale

Nel mondo del K-Pop non è tutto oro quel che luccica. Chi si lancia nel mondo della musica coreana è spesso vittima di un’enorme pressione sociale che spesse volte porta a casi di depressione e forte stress.

Gli idoli devono sempre rispettare severe norme imposte dall’industria: non possono avere relazioni sentimentali e sottoporsi a operazioni estetiche. Siccome il tema della depressione è un taboo in Corea, gli artisti sono costretti a soffrire in silenzio e nascondere i loro problemi ai fan e ai media.

 

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Che dire, non so stare senza smartphone, mi piace passare serate sul divano guardando Netflix e, incredibilmente, posso stracciarti alla play.