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Netflix presenta il mondo degli Ultras con le canzoni di Liberato

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La piattaforma di streaming Netflix non smette di regalarci grandi film e serie tv indimenticabili. In questo 2020 arriva anche Ultras, il film documentario di Francesco Lettieri che racconta le passioni e gli scontri di un gruppo di ultras della tifoseria napoletana.

I Righeira ci introducono al lungometraggio prodotto da Indigo Film e Mediaset che con “L’estate sta finendo” inizia a trasportarci nel mondo dei tifosi dello stadio San Paolo. La chiassosa allegria e foga della tifoseria si incontra con la cittá di Napoli, testimone silenziosa che accoglie e raccoglie le storie di amicizia, lealtá e rispetto di una famiglia creata attorno all’amore per il calcio. Colonna sonora di Ultras è la poesia rap del presente-assente Liberato, che con la sua “We come from Napoli” incornicia a tempo di elettronica le rime in inglese e napoletano.

La trama del film Ultras

Siamo soliti vedere le frange piú violente del tifo italiano protagonista del vandalismo e dei fumogeni, e forse per questo l’opera prima di Lettieri ha fatto discutere e dividere pubblico e critica. La trama di Ultras non si limita a raccontare gli eccessi di violenza e la rabbia dei tifosi napoletani, ma ne ritrae anche le piú piccole sfaccettature della personalitá di ciascuno dei personaggi. Dietro alle grida e ai cori da stadio si nascondono infatti fragilitá, timori e speranze di uomini e ragazzi di etá diversi, ma uniti da una sola grande passione bianca e blu che rimbomba al ritmo tribale di Augh e della voce del cantante Liberato.

Cast di Ultras di Netflix

Image Courtesy: Netflix

Il calcio: una tribú che grida Augh

Quindi di cosa parla il film Ultras? Questo non è un film sul calcio. Lo sport è solo il punto di incontro e di scontro delle diverse generazioni di appassionati di calcio. Attorno allo stesso amore per il Napoli si riuniscono gli Apache, il No Name Napoli e i giovanissimi tifosi che respirano a pieni polmoni l’aria delle risse dello stadio. Il protagonista della storia di Ultras è Sandro alias ‘O Mohicano: una vita dedicata interamente alla tribú di tifosi e altrettanto tempo trascorso in caserma a firmare la domenica perché diffidato.

‘O Mohicano, Barabba, McIntosh sono la vecchia guardia, rimpiazzata dalla seconda generazione di tifosi napoletani che sembrano parlare solo con una foga e una rabbia che sfocia nel fanatismo. La passione sfocia in incoscienza e sentimento di onnipotenza con Pechegno e Gabbiano, in una lotta generazionale in cui i giovani si possono affermare solo con il pugno di ferro, spodestando i predecessori e schernendoli.

Quella del Mohicano é una vita ormai lontana dalle porte dello stadio e gli occhi e i solchi del suo volto ce lo raccontano. Nonostante sia un leader carismatico e rispettato da tutto il gruppo, ‘O Mohicano è un uomo stanco di lottare tra gli stadi e pronto a mettersi in gioco nella vita.

Qua c’è gente che si è sbattuta per trent’anni perché ci crede in questo, come crede alla Madonna.

Dalla curva azzurra all’azzurro del Golfo di Napoli

Lasciamo da parte il Mohicano e conosciamo un Sandro dolce e apprensivo quando il cuore all’improvviso inizia a battere per Terry invece che per gli striscioni sugli spalti. Un sentimento travolgente che lo rende vulnerabile come un ragazzino. Proprio come il giovane Angelo, il fratellino di un amico morto in uno scontro tra tifoserie a Roma, la cui vita scorre parallelamente tra la fidanzatina, il gruppo di amici e le cene con Sandro, apprensivo quasi come un padre.

Ció che per cinquant’anni a Sandro era sembrata l’unica ragione di vita è ora un mondo da cui cerca di prendere le distanze. Un tentativo vano, tuttavia, perché all’ultimo verrá risucchiato nella voragine di rabbia che i tifosi napoletani portano a Roma. Tutti abbiamo bisogno di credere nei sogni e nelle passioni, di circondarci di un gruppo a cui sentiamo di appartenere, di vibrare al ritmo di un cuore che palpita per lo stesso credo e che riempie un vuoto insito nell’essere umano.

Moicano e Pechegno si scontrano

Image Courtesy: Netflix

È in questo sentimento che si intrecciano le storie dei personaggi e lo vediamo nella preparazione degli striscioni, nel coro gridato al megafono al matrimonio di un compagno nella chiesetta sul mare che apre e chiude il film tra le lacrime gridate al cielo o trattenute in silenzio per una morte che si poteva evitare.

Il film é tratto da una storia vera? Il documentario degli ultras del Napoli apre uno spiraglio sulle vite  dello stadio della vita del gruppo di tifosi che si allontana dai fondatori del club, i diffidati Apache, e prende la via della violenza ingiustificata. Non possiamo dire che Ultras è una storia vera al 100%, anche se , in quantovicino allo stile del documentario, è lo specchio di una realtá poco conosciuta e con accenni a fatti realmente accaduti.

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Che dire, non so stare senza smartphone, mi piace passare serate sul divano guardando Netflix e, incredibilmente, posso stracciarti alla play.